L’edizione Gold: quella più ambiziosa.

Quella più ambiziosa finora, almeno. Una vera e propria avventura. Abbiamo sperimentato nuove zone e nuove modalità di fruizione, siamo ricascati nella trappola di trasportare strumenti che stanno bene fermi in salotto, e ci siamo lanciati nell’impresa vera: proporre le Goldberg.

Bacharo Tour 4, locandina

Cronache dal quarto BACHaro

Nella prima tappa abbiamo portato in giro un virginale, un piccolo clavicembalo per l’uso domestico. Piccolo se confrontato a una portaerei, ma non proprio portatilissimo. Lo ha suonato per noi Marija Jovanovich, che accompagnava Anna Fusek – per l’occasione al flauto dolce. Due interpreti di rango, che non si sono spaventate davanti a niente (e ne avrebbero avuto ben donde!).
Se il flauto è pratico e trasportabile, il virginale è ingombrante e parecchio delicato: noi gli abbiamo finalmente fatto conoscere l’atmosfera dell’osteria. E la pioggia. Per la prima volta, infatti, i capricci di Giove Pluvio ci hanno costretto a prendere in considerazione l’idea di sospendere l’evento. Tuttavia, testardi, siamo andati fino in fondo. Con oltre un’ora di ritardo e zuppi fino a… fino a là, ecco. Impossibile estrarre il cembalo e farlo suonare nello spazio ristretto dell’Hostaria Vecio Biavarol (nostra ultima tappa), così Anna ha risollevato le sorti della serata con due fantasie per flauto solo di Telemann.
Telemann al BACHaro Tour, sì, lo sappiamo; ma è andata bene così, e chi c’era può confermare! Del resto, i due erano ottimi amici.

Protagonista della seconda serata è stato uno strumento tascabile e maneggevole: l’arpa da concerto. Una presenza magnifica, per l’occhio e per l’orecchio: merito suo, ma anche e soprattutto di un’altra strumentista d’eccezione, Nabila Chajai.
Partiamo da una considerazione: Bach all’arpa si suona, ma non è certo una consuetudine nei programmi concertistici. Giansebastian non ha scritto niente ad hoc per lo strumento: in parte perché forse non gliene fregava, ma soprattutto perché non esisteva l’arpa come la intendiamo noi oggi. Questo ha richiesto dunque uno sforzo interpretativo inconsueto ma efficace. Quel suono delicatissimo ma potente  si è scoperto perfetto per una musica estranea: ha riempito gli spazi e creato magia.

Le ultime due serate si sono svolte in collaborazione con l’associazione culturale galleggiante Il Caicio, che ha partecipato con le sue barche a remi. Per la prima volta il Bacharo Tour si è spostato in barca, lungo il Rio della Misericordia coinvolgendo tre nuovi locali: Caffè Dodo, Vino-Vero e Bacaro Ae Bricoe. Siamo partiti in piccolo, per prendere le misure: Alessandro ha suonato la Partita per violino n° 1 in Si minore sulla sampierota Ludovica, con Mauro che guidava l’ascolto da terra. Una serata in crescendo, conclusa intensamente, con decine di persone che ascoltavano il violino del nostro Cappelletto con sguardi a metà tra l’entusiasta e l’incredulo.

Presi i dovuti accorgimenti e procurato un provvidenziale amplificatore a batterie, abbiamo potuto svolgere la serata conclusiva interamente sull’acqua. Un finale da fuochi d’artificio: il Rio della Misericordia ha ospitato le Variazioni Goldberg trascritte per trio d’archi – forse per la prima volta nella sua storia. L’ensemble è stato creato per l’occasione da Alessandro e Federico assieme al violista Francesco Lovato.

La musica più bella ha risuonato in uno dei luoghi più piacevoli e ricchi di storia. Merito di tre autentici maratoneti musicali, noncuranti dell’ambiente caotico e delle condizioni non proprio stabili della gondola su cui suonavano. Maratoneti perché hanno interpretato l’enorme ciclo di variazioni nella sua interezza, con attenzione e perizia, senza batter ciglio e senza omettere un solo ritornello. Non paghi, hanno reso indimenticabili i brevi spostamenti da un locale all’altro suonando a ripetizione la dolcissima aria iniziale.

Al termine della serata l’atmosfera era quella di una grande festa: si era appena concluso un evento unico (e scusate se ce la tiriamo un poco).

Il calendario del BACHaro Tour 4

3 maggio
Sonata in maggiore per flauto e clavicembalo BWV 1035, Sonata in mi minore per flauto e clavicembalo BWV 1034, Suite in do minore per liuto BWV 997, interpretazioni per flauto e virginale
con Anna Fusek e Marija Jovanovic
19:00 Boresso
20:00 Latteria2465
21:00 Hostaria VECIO Biavarol

17 maggio
Suite in mi minore per liuto BWV 996, interpretazione per arpa
con Nabila Chajai (arpa)
19:00 Hostaria VECIO Biavarol
20:00 Boresso
21:00 Latteria2465

31 maggio
Partita n° 1 in si minore per violino solo BVW 1002
con Alessandro Cappelletto (violino)
19:00 Dodo Caffe
20:00 Bacaro Ae Bricoe
21:00 Vino-Vero

14 giugno
Variazioni Goldberg BWV 988
Alessandro Cappelletto (violino), Federico Toffano (violoncello), Francesco Lovato (viola)
19:00 Vino-Vero
20:00 Bacaro Ae Bricoe
21:00 Dodo Caffè